Cefaludesi in America

IO RICORDO…

Sun Magazine

Tratto da: The Sun Magazine - November 27, 1966

Di Samuel J. Barranco

Rasature da 5 centesimi e tagli di capelli da 10...

C’era un tempo in cui gli uomini non si preoccupavano della loro “shedow delle cinque”. Questo perché si facevano la barba solo una volta alla settimana, o forse solo una volta ogni due settimane, e quando un uomo rimaneva così a lungo senza farsi la barba, quelle ombre potevano diventare piuttosto pelose.

Samuel J. Barranco

Al momento sto parlando, dal 1911 al 1924, di mio fratello, Joseph N. Barranco  e io, avevamo un un negozio di barbiere nella zona di East Fort avenue in South Baltimore.

Era un quartiere povero, composto principalmente da immigrati, come la mia famiglia, la maggior parte dei quali arrivò a Baltimora nel 1903 da Cefalù, in Sicilia.

La gente lavorava sodo e non era incline a buttare via i soldi per la barba o il taglio di capelli, non serviva, anche se la rasatura era di 5 centesimi e il taglio di capelli 10.

Il mio fratello maggiore, Charles, era venuto in America nel 1898 e aveva aperto il suo negozio di barbiere al 102 di East Fort avenue.

Venivo pagato 35 centesimi a settimana e ogni pomeriggio, dopo essere uscito dalla Public School 33 di Light Street e Fort avenue, andavo in negozio e lavoravo dalle 16:00. alle 21:00.

Mio fratello, che guadagnava da $ 5 a $ 7 a settimana, iniziava a lavorare alle 7 di mattina, il sabato, però, le ore erano dalle 7 del mattino a mezzanotte.

Nostro padre, Joseph, Sr., ci portava i pasti da casa, in alcuni giorni ce ne stavamo semplicemente seduti, magari ottenendo solo una mezza dozzina di rasature da fare; 30 centesimi per 14 ore di lavoro.

In qualità di apprendista, il mio lavoro consisteva nel preparare i clienti per Joseph, refilare loro la nuca con le forbici o insaponare il loro viso; ci sono voluti quattro o cinque anni per diventare un maestro barbiere.

Solo allora potresti lavorare sul viso delle persone, con il rasoio a mano libera da 6 pollici, brandire quel rasaio è davvero un’arte, specialmente quando un cliente ha cicatrici o qualche altra imperfezione della pelle; certo, oggi ti mandano in una scuola di barbiere per tre mesi.

Avevo circa 14 anni quando ho iniziato a imparare il mestiere e dovevo stare su una cassetta di sapone per essere al giusto livello. Sono cresciuto velocemente, però, nella foto che vedete in alto, fu scattata quando avevo 17 o 18 anni, sono il ragazzo grande a sinistra.

Baltimore, East Fort avenue, anni '40

Joseph, mio fratello, eraun ragazzo piccolo e magro, aveva 29 anni. Il nostro negozio, nella East Fort avenue, era più o meno uguale ai negozi di barbiere nei quartieredi oggi; ma non come modernità, ovviamente.

Il nostro primo anniversario, un sabato abbiamo comprato un barilotto di birra e abbiamo offerto, ne abbiamo offertoun bicchiere a tutti i clienti, più un taglio della barba gratis; alla fine della giornata era dibventata una grande festa.

Sulla sinistra, entrando nel negozio, c’era qualcosa che raramente si vede più nei bar e nei negozi, una rastrelliera di tazze da barba.

Ne avevamo 45 in una tùne, ed era sempre un piacere metterli in mostra, perché il numero di boccali che avevi era un segno del tuo prestigio di barbiere.

La tazza di un uomo era personale per lui quanto i suoi baffi.

Se un uomo cambiava barbera, dava un biglietto a quello nuovo e l’apprendista, in questo caso, io, riceveva il lavoro di andare al vecchio negozio di barbiere e prendere la tazza dell’uomo.

A volte, quando un uomo moriva, il boccale veniva lasciato nel negozio e trasmesso a suo figlio. Oggi le tazze da barba si trovano più spesso nei musei che nei negozi di barbiere, così come le tazze per i baffi. Questi non erano usati nei negozi di barbiere, ma sono un buon esempio di come gli uomini si prendessero cura dei loro “mustaches”.

Alcune di quelle tazze erano piuttosto fantasiose, avevano sopra delle testedi toro, o altri disegni.

Tazza progettata per impedire al caffè di macchiare i baffi

All’interno della tazza, circa mezzo pollice sotto il bordo c’era un ripiano di ceramica che faceva una sorta di imbuto.

Quando bevevi dalla tazza, il ripiano evitava che il caffè macchiasse i baffi.

Nel 1920 abbiamo spostato il nostro negozio a Fort avenue e Light Street. A quei tempi, le botteghe dei barbieri erano municipi in miniatura.

La nostra giornata più impegnativa, era specialmente il sabato, tanti clienti entravano, si siedevano e nell’attesa parlavano tra di loro.

Lequattordici sedie d’attesa contro il muro di fondo erano sempre piene e gli uomini spesso rinunciavano al loro posto in fila, solo per sedersi ancora un po’ e godersi la reciproca compagnia chiacchierando.

Quando chiudiamo il sabato sera, a volte, abbiamo spazzato via fino a uno “Staio” (grande recipiente), di capelli dal pavimento. Questo perché gli uomini portavano i capelli lunghi e non li tagliavano così spesso come fanno oggi.

Noto però che stanno ricominciando a portarli lunghi, ora lo fanno per essere alla moda, ma allora lo facevano perché non potevano permettersi di tagliarli molto spesso.

Era tutto molto semplice, se un uomo voleva davvero concedersi il lusso, di voler sfoggiare i propri capelli, costava solo 25 centesimi, rispetto ai 3,50 dollari di oggi.

Usavamo uno stoppino, simile a quello usato per accendere le candele in chiesa e, sollevando i lunghi capelli in cima con un pettine sotto, brucivamo i capelli; poi li facevamo ricadere al loro posto  pettinandoli uniformemente.

Gran parte del nostro commercio veniva dal cantiere navale ai piedi di Woodhall Street. Gli uomini scendevano dalle barche e si fermavano per farsi la barba e il taglio di capelli prima di tornare a casa.

Alcuni erano su una nave da mesi e avevano barbe lunghe 3 o 4 pollici, abbiamo dovuto tagliarli con le forbici prima ancora di poter usare il rasoio.

Ho lasciato l’attività di barbiere e ceduto il negozio, quando Joseph morì, nel 1924.

 

Foto Storiche Cefalù

Fonte:
The Sun Magazine – Baltimore

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