Le Festività e le Tradizioni

Festa della matricola

Oggi forse sono solo ricordi, ma vedendo le foto che sono pubblicate nel nostro gruppo Facebook, ragazze e ragazzi, di un tempo, ci riportano indietro  ai tempi passati nelle Università, unendo allo studio anche un’intensa attività “goliardica”, fatta di tante feste, scherzi e trasgressione, che raggiunsero il loro culmine nel dopoguerra, negli anni del boom economico.

Festa Universitaria della Matricola Sala delle Capriate 3 marzo 1949 - Foto pubblicata da Ketty Bruno

La goliardia è il tradizionale spirito che anima le comunità di studenti, soprattutto in ambito universitario, in cui alla necessità dello studio si accompagnano il gusto della trasgressione, la ricerca dell’ironia, il piacere della compagnia e dell’avventura.

I tratti connotativi del fenomeno sono comuni a più gruppi italiani, ma sono anche simili ad altre organizzazioni europee e statunitensi.

La goliardia ha progressivamente perso le sue caratteristiche iniziali e oggi «…gli antichi ed autentici goliardi sopravvivono soltanto come importante elemento per la ricostruzione storica e letteraria del passato medievale.

La “ festa della matricola”  è tra le feste goliardiche, quella che viene ricordata da molti, di solito era svolta in primavera e prevedeva anche la presenza di carri addobbati che sfilavano per le vie della città.

Nell’epoca moderna gli studenti delle università italiane presero a riunirsi in accademie. Questi gruppi, cui partecipavano talvolta anche professori, avevano come punto di riferimento caffè o salotti privati.

Spesso i membri di un’accademia si riconoscevano per alcuni segni distintivi, come l’indossare una spilla o un particolare capo di abbigliamento, fino allo sfoggiare una singolare acconciatura.

Nel secolo XIX le Facoltà universitarie erano riservate a un ristrettissimo ed elitario numero di fortunati.

Gli studenti, erano una piccolissima minoranza [della popolazione]; nel famoso «Quarantotto», quello del secolo XIX, si calcola che gli universitari fossero circa 30.000 in tutta Europa».

Cefalù, Festa della Matricola - 8 aprile 1956 - Foto di Giuseppe Martino

La crescita economica e il miglioramento delle condizioni sociali medie che seguirono all’Unità d’Italia, portarono le università italiane ad aumentare in maniera progressiva il numero di iscritti.

Così la vita goliardica uscì dai caffè letterari e si riversò nelle piazze e nei teatri, dove gli studenti amavano imperversare con manifestazioni quali le “Feriae Matricularum”, i carnevali goliardici, le operette (la più celebre fu “Addio, giovinezza!”), la distribuzione di giornali satirici (i cosiddetti numeri unici).

Fino all’avvento del fascismo queste manifestazioni, prendendosi costantemente gioco dell’ordine costituito e delle costrizioni sociali e religiose del tempo, consentirono agli studenti di inserirsi per la prima volta con prepotenza nel dibattito sociale contemporaneo, spingendo con forza verso un ammodernamento dei costumi.

Fonte: Wikipedia

STORIE

Gli incontri durante le vacanze, a Cefalù, hanno dato spunto a Marco Alfieri, responsabile del sito “Ilsole24ore.com”, di scrivere una bellissima storia di ricordi… pubblicata da lui stesso, anche nel nostro gruppo Facebook, il 24 novembre 2020.

Ho fatto un opuscolo e, visto che vi è anche un riferimento alla festa della matricola, l’ho inserito in questa pagina.
Lo potete sfogliare come un giornale, basta cliccare sulla foto nel centro.

Ringrazio Marco Alfieri, per avermi concesso la possibiltà di pubblicarlo.

Domenico Brocato  – Foto Storiche Cefalù

Marco Alfieri ha condiviso un link.

24 novembre 2020

Nella stagione del Covid e del lavoro a distanza, un incontro a Cefalù diventa l’occasione per riscoprire la storia economico-familiare della cittadina siciliana. Soprattutto se dal balcone si vede il mare! Oggi al Sole 24 Ore abbiamo aperto anche ai non abbonati alcuni contenuti premium pubblicati in questi mesi. Uno di questi è la storia che ho scritto questa estate, la condivido anche qui perché molti amici me l’hanno chiesta!

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Photo Gallery

Tutte le fotografie sono tratte dal gruppo Facebook Foto Storiche Cefalù

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