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I POMPELMI DI CEFALÙ

Correva l'anno 1934...

Nove anni fa, esattamente il 16 settembre 2012, pubblicai nel nostro gruppo Facebook, una serie di immagini che avevo trovato in internet e che riguardavano la nostra Cefalù, una di queste, una cartolina di Cefalù degli anni ’30, che raffigura il “Viale della Liberta”, non sapevo che si chiamasse così nel passato, l’odierna via Roma oggi.

Cefalù - Viale della Libertà

Questa cartolina diede inizio a una serie di commenti, da diversi amici del gruppo che a quei tempi commentavano con ricordi, alimentando un interesse particolare, purtroppo oggi si mettono solo i “like” e Gif animate…

Ma veniamo a noi.

Tra i tanti commenti per quella bella cartolina, che vedete sopra,  mio fratello Nino, Anthony S. Brocato per gli amici di Facebook, dagli Stati Uniti, scrisse questo commento, (l’originale lo trovate qui), che trascrivo qui sotto, assieme al mio per una migliore lettura:

Anthony S. Brocato

Anthony S Brocato

Mimmo, dove c’è il ponte, sopra c’era il giardino che gestiva lo zio Nino il fratello del Nonno, dove è cresciuto papà. Il giardino apparteneva ai Palamara, il palazzo è quello che chiamavano della “Ciuciù” e dove abitava mio padrino Domenico Sinatra.

 Li nel giardino, papà ha piantato e innestato le arance Newhall e per primo a Cefalù, ha importato dall’Africa le prime piante di Pompelmo,
da lì poi, si sono diramate altrove.

 Sotto, prima del ponte, c’era e c’è ancora (perché l’ho vista 5 anni fa, quando sono venuto a Cefalù), “’a sienia” per estrarre l’acqua dal pozzo che serviva ad irrigare il giardino dei Valenziano.

 

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Domenico Brocato

Caspita fratello con questa cartolina ho risvegliato i tuoi ricordi e leggo cose che io non sapevo affatto, grazie.
9 a

I commenti che seguirono nel post di quella cartolina furono tantissimi, non trascrivo tutto perché ci vorrebbero più pagine a disposizione.

Nel frattempo, le mie ricerche continuano su internet, cercando tutto ciò che riguardasse Cefalù, ebbene si lo confesso, il mio cuore è sempre lì.

Già nel giugno del 2012 avevo creato un sito web con lo stesso nome gruppo Facebook: https://www.fotostorichecefalu.it, dove ho cercato di pubblicare qualsiasi cosa riguardasse Cefalù.

Anche la collaborazione con il gruppo e, soprattutto, con il carissimo fraterno amico Serge Rajmondi, creatore del gruppo, si fece sempre molto più assidua.

Ritaglio del giornale scaricato da Ebay

Dopo circa 4 anni, verso la metà di giugno 2016, mentre cercavo vecchi libri, cartoline o qualsiasi altra cosa che riguardasse Cefalù, mi imbatto su una vendita all’asta, di un paio di vecchie cartoline e un vecchio giornale de, “La Domenica dell’Agricoltore” del 25 febbraio 1934.

Nella descrizione del giornale, ve erano pubblicati alcune pagine e in una di queste, vi era un articolo che faceva riferimento ad una precedente pubblicazione sui pompelmi in Sicilia.

L’articolo era stato ripreso, ancora in questo nuovo numero, perché qualcuno aveva segnalato al giornale, che a Cefalù, si proprio a Cefalù si coltivavano i pompelmi.

Non potete immaginare la mia curiosità e quanto stavo per scoprire in quella pagina.

Immediatamente scaricai quel ritaglio, lo vedete qui sopra a destra, una volta sul mio computer, osservai con cura sul mio monitor, il trittico di fotografie, non ebbi più alcun dubbio a riconoscere mio padre, mentre incarta quei pompelmi, di cui si parla nell’articolo.

Non contento e anche per togliere ogni piccolo dubbio, sottoposi ai miei fratelli quelle foto, chiedendo loro solamente, cosa stessero vedendo in quelle fotografia, tutti hanno avuto un’esclamazione immediata: Ma c’è papà nella foto!!! E poi anche: Guarda lo zio Nino! Si lo zio Nino, Antonino Angelo Brocato, fratello di mio nonno Salvatore.

La Domenica dell'Agricoltore sulla mia scrivania con alcune cartoline di Cefalù

Fu una grandissima emozione e la reazione fu immediata, ho bloccato subito l’asta e mi sono accaparrato questa preziosa copia de “La Domenica dell’Agricoltore “, più un paio di bellissime cartoline antiche di Cefalù, che potete vedere qui.

Una volta arrivato il giornale, scrissi subito un post nel gruppo Foto Storiche Cefalù, riproponendo la stessa cartolina di Cefalù della via Libertà, con la descrizione di quanto ritrovato su ebay, era  il 5 di luglio 2016.

Qui sotto riporto il link completo di quel post, basta cliccare sulle parole evidenziate qui sotto.

 Foto storiche Cefalù . 5 luglio 2016

Ecco che Facebook in questo caso a funzionato alla perfezione e non solo, per mezzo del gruppo Foto Storiche Cefalù, ho avuto modo di stimolare la memoria di tante persone, oltre a mio fratello, dandomi così l’opportunità di conoscere cose che non sapevo e di poterle documentare in questa pagina.

Un grazie particolare naturalmente va a chi ha dato per primo la notizia dei pompelmi a Cefalù, cioè al mio caro fratello Nino in America.

Naturalmente il giornale è conservato con cura tra i ricordi di famiglia.

Nelle foto sopra, a sinistra: mio padre Giuseppe Brocato all’età di 25 anni mentre incarta i pompelmi.  –  Nella foto a destra: Lo zio di mio padre Antonino Angelo Brocato, accanto lui un ragazzo che tiene in mano i pompelmi incartati, sullo sfondo si intravede una casa con torretta, so che c’è ancora. qualcuno riconosce il ragazzo e la casa con torretta?

Se volete potete scrivermi eventualmente qui: fsc@fotostorichecefalu.it

Domenico Brocato

Foto Storiche Cefalù

P.S. Per dovere di cronaca, riporto qui sotto l’intero articolo del giornale.

LA DOMENICA DELL'AGRICOLTORE

L’articolo suI pompelmI pubblicato nello scorso ottobre ci ha procurato molte lettere e ci hanno fatto apprendere che a Cefalù esiste un piccolo centro di produzione delle arance pomelane: molti lettori si sono fatti premura di farci sapere che si coltivano da anni, con profitto, questa specie nota spesso col nome di “grapefruit”.

Ecco intanto delle belle recenti fotografie al riguardo e delle notizie che a molti furono date per lettera e che si ridanno per quanti lo hanno desiderata in cuor loro senza scrivere.

II pompelmo visto nel suo insieme ha una grandezza uguale a quella degli altri agrumi e la fruttificazione avviene a grappoli.
L’albero incomincia a produrre al sesto anno, essendo così distribuito il ciclo di vita:

1° anno) semina in vivaio;

2) innesto;

3) messa a dimora;

4) riposo;

5) picco­la fruttificazione (una diecina di frutti);

6) produzione normale (un centinaio di frutti).

II peso dei frutti oscilla, tra i 500 grammi e gli ottocento, ma se l’acqua non si sarà fatta desiderare essi si avvicineranno più agli 800 che ai 5/9.

L’imballaggio deve essere curato, esso è simile a quello degli altri agrumi.

La vendita si fa generalmente a numero e, talvolta, a peso. La convenienza colturale è legata al prezzo che si riesce a ricavare.

Infatti mentre qualcuno  arriva a venderli a lire 2,50 franco Roma, qualche altro le ha vendute a L. 0,30 ciascuna, sullo stesso luogo di produzione.

II primo ha realizzato un buon utile. Poniamo infatti che abbia speso per la col- tura, raccolta, imballaggio e spedizione Lire 0,50, trattandosi di piccole spedizioni, ha ottenuto L. 2 per frutto, cioè allo media di 100 frutti, L. 200.

Reddito che è in notevolissimo vantaggio sulle arance comuni. Ma se si doves­se estendere degli aranci deve provvedere da se al fabbisogno dei pompelmi il cui consumo è in grande incremento.  E. C.

Note: Per una migliore visione delle fotografie, ho separato il trittico contenuto nel giornale pubblicando le foto separate.

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