I Cavernicoli – Quarta Parte
Nel medesimo anno, il gruppo affronta una nuova avventura discografica con l’uscita del loro album intitolato “I Canti Di Fùrnari”. La presentazione sul retro del disco (FONIT/LPO 09090 stereomono), redatta come di consueto da Melo Freni, evidenzia la cura di Giuseppe Cambria e la produzione dello stesso Freni, e include brani iconici come “a mia mi cunvinni mi ti lassu”, “e nta Palermu la visti ballari” e “p’amari a vui”.
Nel marzo del 1976, sorgono dissapori riguardo alla gestione artistica del gruppo e ai progetti delineati dalla Direzione del Club, portando alla decisione di lasciare il Club “La Caverna”. In seguito, uno dei membri, Antonio Augello, abbandona il gruppo. Da questo conflitto scaturisce una controversia legale per la proprietà del nome, che culmina in una convenzione che assegna il titolo “I Cavernicoli” al nuovo quartetto composto da Nico Marino, Pio Pollicino, Leandro Parlavecchio e Gigi Nobile.
Nell’estate del 1977, i Cavernicoli si esibiscono in un evento di grande rilievo, il Gran Galà di Zafferana Etnea, dove ricevono il premio “Polifemo d’Argento” per la Sicilianità, presentato da Nuccio Costa. Il loro spettacolo è talmente apprezzato che il pubblico richiede ben otto bis, tanto da spingere gli organizzatori ad assegnare loro, anticipatamente, il premio per l’edizione successiva. Tuttavia, a causa di impegni improrogabili, il premio non verrà ritirato nel 1978, bensì nel 1979.
L’attività del gruppo si consolida ulteriormente con la creazione di nuovi spettacoli, tra cui “Cappelli, cappellacci, cappellini”. Mentre girano incessantemente la Sicilia, i Cavernicoli ricevono vari riconoscimenti, tra cui il “Premio internazionale Copodieci” per il folklore, il “Premio Paladino d’argento” per il teatro, entrambi nel 1977, e il “Premio Etna d’oro” per lo spettacolo nel 1978.
Il successo musicale porta, nel 1978, alla realizzazione di un terzo album, “Cavernicolivolissimevolmente”, che esce sia in formato LP che musicassetta per la Fonit Cetra e riscuote entusiasmo tra i numerosi fan del gruppo. Lo stesso anno segna un altro traguardo con la partecipazione a “L’altra domenica”, il programma innovativo di Renzo Arbore su RAI DUE.
Il servizio, diretto da Ghete Strano e presentato da Patrizia Schisa, è registrato al Teatro Biondo il 18 novembre e trasmesso l’8 novembre successivo. Durante la trasmissione, presentano anche un nuovo singolo, “Blue story”, distribuito dalla Fonit Cetra.
Nel 1979, il gruppo appare come ospite a “Domenica in…” su RAI UNO, condotto da Corrado, e ripete l’esperienza l’anno successivo con Pippo Baudo. Sempre in quell’anno, conducono uno spettacolo musicale su TELE MONTECARLO intitolato “Canzoni e regali”, che accoglie grandi nomi della musica italiana.
Il 21 agosto dello stesso anno, partecipano al “Premio Falcone” (Me), dove ricevono calorose congratulazioni dal pubblico e dai premiati, tra cui il chitarrista Sandro Perez e l’attore Riccardo Cucciolla, che dedica loro un elogio caloroso.
Il 1979 risulta un anno di cambiamenti significativi per i Cavernicoli: Gigi Nobile, a causa del suo lavoro come vigile urbano, è costretto a non seguire più il gruppo durante le lunghe uscite, e viene sostituito, inizialmente, dal fratello di Nico, Mario Marino. Nel gennaio del 1980, Gigi si esibisce con il gruppo al Teatro delle Muse di Roma in uno spettacolo dal titolo “Cabaropera”, che attrae un buon pubblico ma non mancherà di suscitare critiche dalla stampa.
Successivamente, nel maggio 1980, il gruppo si ripresenta al Teatro delle Muse, questa volta con Mario Marino, e in ottobre partecipa a uno spettacolo al Teatro Aurora, intitolato “Non ti scordar di
me che son la Diva”, con Maria Grazia Buccella come protagonista. Tuttavia, l’anteprima si rivela un flop e lo spettacolo non andrà in scena. Nonostante le critiche al resto del cast e degli autori, la partecipazione de I Cavernicoli riesce comunque a mettere in luce le loro capacità artistiche.