SALVATORE CICERO 1940 – 1982

Salvatore Cicero é nato a Cefalù l’11 Agosto 1940 da Pasquale e da Annetta Vazzana.

La casa che gli ha dato i natali é nel cuore del centro storico, la via Veterani 80 che raccoglie anche il cuore vero ed autentico della città di Cefalù: l’anima popolare, di quella gente dedita al lavoro ed al sacrificio, di quel popolo che tanto amò il nostro, che lo considera oggi quanto ieri, proprio figlio, espressione dell’umanità semplice del mondo degli umili.

Salvatore Cicero figlio di artigiano, sentì sempre l’orgoglio della sua origine, non rinnegò mai, anzi la rimarcò come momento di stimolo essenziale per le sue conquiste sociali.

Cefalù e la via Veterani costituirono sempre il suo approdo in ogni occasione.

Il primo impatto con il mondo della musica Salvatore Cicero l’ebbe ancor prima di frequentare le Scuole Elementari.

Fu un incontro con il canto e fu una rivelazione tant’é che il Maestro Pino Ilardo anch’egli violinista propose che Salvatore fosse iniziato all’arte musicale. Salvatore Cicero iniziò lo studio del “quarto di violino”.

Ultimata la Scuola Elementare, Salvatore Cicero intraprese gli studi musicali al Conservatorio “Vincenzo Bellini”di Palermo. Furono anni di intensi sacrifici. All’ 8° anno di corso di violino (e siamo nel 1959) uscì dall’anonimato o meglio dalla fama locale, per proiettarsi verso mete più alte e luminose. “Il Collegium Musicum Elveticum” lo incluse tra i suoi membri per impegnarlo in una tournée nelle due Americhe, a Cuba e poi ancora in Europa.

In quella tournée lo accompagna l’orgoglio e la speranza di tutti coloro che lo avevano fino a quel momento seguito, ma soprattutto della sua gente, abituata a sentire le note del suo violino e l’ostinato studio di ore ed ore.

Fu quello il momento dal quale usciva ogni certezza futura di un cammino luminoso che avrebbe accompagnato Salvatore Cicero, un cammino che si rilevò disgraziatamente molto breve. Appena diplomato, sotto la guida del Maestro Guido Ferrari, mentre stava seguendo un corso di perfezionamento con Remy Principe, partecipava ad un concorso per violino di fila alla “Scala di Milano”.

A soli 21 anni egli ha, dunque, la possibilità di entrare nell’Olimpo dell’Arte musicale: “La Scala”.

Salvatore Cicero considererà quella conquista soltanto un punto di partenza e non d’arrivo, tant’é che di lì a qualche mese, egli partecipava, vincendo, il concorso alla “Fenice” di Venezia.

Nel 1963, dopo la parentesi militare, Salvatore Cicero a tutte le altre glorie preferisce quella di essere primo violino dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.

Una scelta che non seguiva quella operata da un altro cefaludese, Carmelo Barranco, primo corno dell’Orchestra sinfonica del Metropolitan di New York, e dal maestro Pintorno che era stato alla Scala di Milano maestro nell’arte del Canto e del Ballo.

Nel 1964 assieme ad Elidoro Sollima e Giovanni Perriera forma il famoso Trio che nel 1969 conquisterà il premio nazionale “Diapason d’Oro”.

A lui solo veniva assegnato, l’anno dopo, l’ambito incarico di suonare assieme al celeberrimo violinista Henrik Szering. Nel 1972 formava con il pianista Pier Narciso Masi un “duo” che ben presto farà parlare di sé l’intera Penisola.

Qui l’azione di Salvatore Cicero si universalizzava. Il momento individuale cede il posto a quello collettivo e per la Comunità, infatti, Salvatore Cicero (Salvuccío per tutti) per la sua ideazione, volontà ed impegno crea l’orchestra d’archi “Giovani Cameristi Siciliani” di cui ne diviene Direttore.

Lo scopo é quello di “portare ai ragazzi la musica, diffondere tra i giovani la conoscenza e la passione per la musica classica”.

Salvatore Cicero partecipa nel 1976 al Festival europeo di Passau (Germania) poi al Festival “Jugent und Musik in Wien”. Nel luglio del 1980 effettua una tournée in Germania: Amburgo, Brema, Oldemburg e Bremerhaven.

La stampa italiana ed europea si occupa del Nostro. Altra grande affermazione “SaIvuccío” l’ottiene con i suoi “Giovani Cameristi” a Milano in occasione della Rassegna internazionale di Orchestre giovanili.

Il suo ritorno é trionfale, anche perché la sua organizzazione é unica nel suo genere. Il primo Agosto 1982 Palermo lo accoglie con entusiasmo ed affetto. Al “Golden” la gente l’applaude per la sua abilità interpretativa.

Poi viene a Cefalù nei giorni dedicati ai Festeggiamenti del SS. Salvatore. Ma il 3 Agosto, giorno della sua esibizione a CefaIù, il sipario non si alzerà più per Salvatore Cicero. Muore nel suo mare a soli 42 anni colpito da embolia.

Cefalù gli ha intitolato il Teatro Comunale. Il Centro di cultura, che ho l’onore di presiedere, ha istituito nel Novembre del 2000 un “Concorso Nazionale di esecuzione musicale Premio Salvatore Cicero”.

Foto Storiche Cefalù

Tratto da:

IL LIBRO D’ORO DELLA CITTÀ DI CEFALÙ di Domenico Portera– Salvatore Marsala editore 2001

Maestro Salvatore Cicero

Esibizione di 2 artisti Giovani cameristi siciliani e Collegium Vocale “Sigismondo d’India” diretti dal Maestro Salvatore Cicero W.A. Mozart “Missa brevis in Sol K140” Al termine dell’esibizione un rvm con intervento di Emanuela Marcante, critico musicale quotidiano “L’Ora” di Palermo, che esprime perplessità sulla compresenza in “Musica Incontro a Palermo” di generi musicali assai diversi. Domenico La Mantia (chitarra) “Valzer del crepuscolo” (D.La Mantia)

RAI REGIONE SICILIA – Andato in onda il: 09/3/1982

Tutte le immagini contenute in questa pagina e della galleria fotografica, sono tratte da:

“Salvatore Cicero Violinista”, libro edito dalla Regione Siciliana, Assesorato dei Beni culturali e ambientali e, della Pubblica Istruzione.

Dal sito web “gramhir.com”, liberamente scaricabili.